<font size="5" color="#cc0000">Lettera Aperta della Direttrice Nazionale</font>

<font size="3"><em></em></font>

<font size="3"><em><br>La vita continua...<br></em></font><font size="3"><em>...perchè è una legge, una semplice legge di Natura</em>.</font>

 

<font size="3">Nessuno può fermarsi, non possiamo arrestare la speranza del presente e del futuro. Nel campo allestito dai volontari della protezione civile di Nuova Acropoli della nostra città dell'Aquila c'è tanta vita, tanto fermento e tanta generosità verso chi ci chiede&nbsp;di essere ospitato insieme alla sua famiglia&nbsp;e di sentirsi parte di noi.<br>Niente di più facile...<br>La Solidarietà è un impegno reale per ognuno di noi: non condividiamo solo cibo, vestiario, tende, ma soprattutto compartiamo amicizia, un sorriso, una parola di conforto. Ho guardato negli occhi i nostri giovani volontari ed ho letto che la speranza e la fiducia non sono spenti, anzi, dalla stessa forza devastante della terra nasce una eguale&nbsp;forza per ricostruire il presente ed il domani. Ognuno è alla sua postazione facendo del suo meglio, come sempre, come quando in tanti anni ci siamo esercitati per le emergenze o siamo stati operativi nelle emergenze per altri. Oggi non stiamo simulando, oggi siamo nella necessità ed il bello è che siamo pronti, preparati a sostenere le conseguenze di un evento sismico che, prevedibile o non prevedibile, sta mettendo a dura prova la capacità di resistenza di tutti i cittadini dell'Aquila. Con l'azione costruttiva stiamo rendendo omaggio a <strong>300 concittadini caduti</strong>, molti erano giovani, studenti scomparsi nella primavera della loro vita. Come giovani sono i nostri due caduti di Nuova Acropoli dell'Aquila: <strong>Domenico</strong> 18 anni, <strong>Flavia</strong> 20 anni ed il suo papà <strong>Sandro</strong>, responsabile nazionale della protezione civile di Nuova Acropoli.<br>Un pensiero profondo va a lui che ora non ci guida più fisicamente nelle missioni nazionali ed internazionali, ma che ci ispira e ci aiuta dall'alto, insieme con Flavia e Domenico. Per questi nostri cari che sono in cielo e sopratutto per la famiglia umana che è sopravvissuta, abbiamo il dovere di continuare, di donarci, di sorridere alla vita, nessuno ha il diritto di fermarsi.</font>

<font size="3">L'Aquila - 14/04/2009</font>