Prove di intervento a Villa Buri (VR)

Cosa fare in caso di emergenza? Ormai anche gli aspiranti volontari dell’XII corso di protezione civile ed ecologia attiva sono pronti ad affrontare un vero intervento. Si è svolta infatti la prova conclusiva del corso organizzato dalla filiale scaligera, che ha visto i volontari impegnati in una simulazione durata tre giorni. Dal 29 febbraio al 2 marzo nel bosco di Villa Buri, alle porte di Verona, è stato allestito un campo, in cui i corsisti hanno messo in pratica le nozioni apprese in aula, spaziando su tutti gli argomenti trattati da ottobre ad oggi. Venerdì pomeriggio, il gruppo dei volontari si è trovato per dare il via all’allestimento del campo: sono state montate alcune tende, sono stati approntati la cambusa e l’impianto elettrico, sono stati definiti gli spazi destinati alle varie attività. La cena davanti al fuoco è stato il primo di molti momenti di condivisione ed è stata davvero gradita da chi, stanco ma soddisfatto, ha collaborato alla realizzazione di una struttura sufficientemente accogliente in un luogo dove, prima, c’era solo uno spazio aperto. La serata si è conclusa in allegria, con giochi di società e con un piccolo esercizio di attenzione a contatto con la natura.

La mattina successiva si è concluso il montaggio del campo, con le ultime tende. Un piccolo gruppo si è occupato della cambusa, preparando la merenda e un ottimo pranzo. Nel pomeriggio, hanno preso il via attività ed esercitazioni: per cominciare, la gara di orienteering attraverso il bosco, che ha visto i corsisti aggirarsi nel parco della villa alla ricerca delle lanterne, in alcuni casi nascoste davvero bene… Un altro momento di condivisione è stato quello delle “Olimpiadi del volontario” che ha visto tutti impegnati in prove fisiche e mentali: il lancio del tronchetto, resistenza su un piede solo, complicati calcoli matematici.

Domenica ore 6: la sveglia è stata turbolenta. Due escursionisti, nella notte, non erano rientrati: occorreva quindi organizzare rapidamente una squadra alla ricerca dei dispersi e una di soccorritori, pronti ad intervenire se i malcapitati avessero avuto qualche problema, dopo una notte passata all’addiaccio. Naturalmente, si trattava dell’ennesima esercitazione, per permettere ai corsisti di provare sul campo ciò che avevano appreso in aula e il risultato è stato più che soddisfacente.

Nel resto della mattinata, i corsisti si sono impegnati in un esercizio di psicologia, di attenzione, di concentrazione e di fiducia. Poi è iniziata la fase di smontaggio del campo.

Alla fine della giornata istruttori e corsisti si sono trovati, per tirare le fila dell’avventura: sicuramente positivo il bilancio dell’esperienza, che ha permesso ai volontari di condividere piacevoli momenti insieme e, naturalmente, di proseguire la formazione.