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Resoconto "Missione Concordia 2005"
In seguito a quanto accaduto nel Sudest asiatico nel dicembre 2004, l'Organizzazione Internazionale Nuova Acropoli ha promosso ed organizzato “l’Operazione Concordia 2005”, in aiuto alle popolazioni colpite dal maremoto del 26 dicembre 2004.
Nella prima fase sono stati presi contatti con le autorità locali dello Sri Lanka e si è provveduto all'invio di una squadra di soccorso specializzata in campo medico, già il 27 dicembre 2004.
Il 5 gennaio 2005 è partito un secondo gruppo, sempre di Nuova Acropoli Internazionale, che ha operato nella medesima zona per tutto il mese.
Le operazioni di soccorso sono state coordinate da Sandro Spagnoli, aquilano, responsabile internazionale della Protezione Civile di Nuova Acropoli.
La terza fase ha visto partire alla volta della Thailandia 11 volontari di Nuova Acropoli di L’Aquila, operatori specializzati nel campo sanitario, ambientale e tecnico-logistico (un medico, un dottore in Scienze Ambientali, uno psicologo, un elettricista, un carpentiere, un idraulico, un animatore ecc..), esperti in questo tipo di soccorso per le esperienze maturate negli anni passati.
Hanno operato nel campo di Tung Kamin a Khao Lak, che si trova a 130 km da Phuket, che allo stato attuale ospita 225 persone, tra cui molti pescatori, 51 ragazzi sotto i 18 anni e 24 bambini da 0 a 4 anni.
Proprio questa zona è stata quella che ha avuto i maggiori danni; delle oltre 5.300 vittime ufficiali, quasi 4.000 provengono da questa area. Gli oltre 4 km di spiaggia pullulante di alberghi sono stati letteralmente cancellati dall’onda anomala dello tsunami che ha lasciato una distesa di macerie e detriti.
Di fronte a questa desolazione, i volontari di Nuova Acropoli hanno cominciato il loro lavoro. L’equipe medica ha effettuato molte visite, monitorato i pazienti e distribuito medicinali che fino ad allora scarseggiavano. L’equipe tecnica ha ripristinato ed ampliato gli impianti idraulico ed elettrico per migliorare la qualità della vita della popolazione locale che si è sempre mostrata ospitale, riconoscente e dotata di una ammirevole dignità.Sono stati creati un parco giochi e una recinzione per la nuova scuola per i bimbi fino a 4 anni. Tutto questo è stato realizzato a spese proprie, acquistando in loco il materiale necessario.
La gestione del campo, dove hanno prestato il loro servizio, è stata affidata ad una fondazione locale che opererà per circa un anno al fine di ristabilire condizioni di vita normali.
Al loro ritorno i volontari hanno raccontato la profonda esperienza vissuta, difficile per certi aspetti, ma che senz’altro li ha arricchiti dal punto di vista umano e professionale.
“Nonostante lo tsunami abbia devastato il sud est asiatico, causando morte e spazzando via l’opera umana, il sorriso non ha abbandonato quelle popolazioni, animandole nell’opera di ricostruzione: una grande lezione di vita per tutti noi!”
(Sandro Spagnoli)