I volontari di Bologna animano la "Festa dei Fiori"

Sabato 27 maggio, i volontari di Nuova Acropoli Bologna si sono resi parte attiva nella Festa dei Fiori patrocinata dal Quartiere Porto-Saragozza, curando l’animazione di un evento speciale.

Si è trattato del rinnovamento del Giardino Monsignor Franzoni, una piccola area verde di via Saffi, che recentemente ha visto il realizzarsi di opere di ammodernamento delle panchine, di recupero degli spazi, di ristrutturazione del monumento presente e di decorazione del parterre.  

Sono stati gli abitanti dei palazzi circostanti che, riunendosi col desiderio di creare un cambiamento e di migliorare la condizione del giardino, sono riusciti ad attrarre l’attenzione delle autorità, dando vita a un movimento di idee e azioni.

Il pomeriggio si è aperto con le parole di una rappresentante di questi cittadini, che ha accolto le tante persone accorse, di ogni età. La parola è passata al Presidente di Quartiere, che ha ringraziato la loro iniziativa, richiamando l’importanza di essere cittadini attivi e vigili, e a chi è intervenuto nei lavori di recupero dell’area verde: l’Associazione Parco del Velodromo, per la ristrutturazione delle panchine e del selciato, Giampaolo Parrilla, un giovane artista locale autore della decorazione pittorica del parterre e dei lampioni, e Nuova Acropoli Bologna, per la partecipazione alle pulizie ecologiche per il ripristino del giardino e per la consulenza degli elementi floreali da piantare nell’area.

La Festa ha inizio!  

La favola ecologica “Alviss, lo gnomo della Terra” è stata rappresentata dai volontari di Nuova Acropoli all’interno del “Teatro della Quercia”. La tenace volontà nel contrastare l’inquinamento di Alviss, piccolo abitante della Natura, ha saputo incantare i bambini e gli adulti presenti.

 

A concludere la Festa, “Tu, che albero sei?”, un’attività-gioco per avvicinarsi alla vita degli alberi del Franzoni, che rendono il luogo piacevolmente ombroso. Viaggiando nella storia, tra leggende e miti, anche i più piccoli hanno potuto fare la conoscenza di questi abitanti silenziosi del giardino, presupposto essenziale per stringere con loro un’amicizia più vera e consapevole.

 

“La Bellezza salverà il mondo”, diceva Dostoevskij.

È stata anche una felice intuizione dei protagonisti di questa storia, che hanno visto nel decoro, nella cura e nelle espressioni d’arte in un’area comune la chiave per portare alla pratica quei valori umani che sono buoni ed utili per tutti.