6 APRILE 2009 - 6 APRILE 2013

4° ANNIVERSARIO DEL
TERREMOTO DELL'AQUILA

Il 6 aprile è una data storica, di morte ma anche di rinascita!

Quella rinascita di chi non si dà per vinto e lotta per la vita ed il futuro.

Anche per Nuova Acropoli – Associazione di Filosofia, Cultura e Volontariato – operativa all’Aquila prima e dopo il terremoto ed in altre 12 città di Italia,  il 6 aprile è una data storica.

Non è un appuntamento lamentoso o nostalgico!

Piuttosto è un appuntamento per “ricordarci di ricordare...." perché la prova ci aspetta dietro l’angolo, di qualunque natura essa sia.

Non si tratta solo di una calamità, stiamo parlando anche della piccole circostanze di tutti i giorni, in cui siamo messi un po’ a nudo, perché generosità, coraggio, resistenza alle avversità, autenticità sono messe a dura prova.

 

"Un Volontario in fondo è un idealista con i piedi per terra, per questo essere volontari è una Filosofia di Vita! Tutt'altro che morte, pessimismo o malinconia, il Volontariato è forza vitale, aiuto e costruzione del futuro, una risposta alla crisi per le nuove generazioni, è gioia per apprendere e divertirsi insieme!"

Questo ci ha insegnato in fondo Sandro Spagnoli, una delle tante vittime del Terremoto.

Sandro Spagnoli  - che era disaster manager, istruttore e direttore nazionale ed internazionale dell’area di Protezione Civile di Nuova Acropoli  -  ha ricevuto, il 12 agosto scorso, dal Prefetto Gabrielli,  la decorazione al merito “per le eccezionali capacità propositive e gestionali e le doti di altruismo dimostrate in occasione dei numerosi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione in occasione di eventi calamitosi”. 



Così recita il decreto n. 3761 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima onorificenza della storia italiana ad essere conferita ad un volontario di Protezione Civile, post-mortem.

Prima onorificenza data alla memoria di un uomo.

Per questo il 6 aprile ricordiamo!

Ricordiamo il nostro Istruttore, colui che ci ha esercitato e formato dandoci una bussola in mano, che ci ha fato sbattere i flabelli sugli incendi, quando ancora non esistevano i moduli antincendio, che ci ha fatto guidare fuoristrada, che ci ha ha fatto montare e smontare le tende tante volte, cucinare per 200 persone  e dormire nei campi di esercitazione in continuazione e ci ha portato per i terremoti di Italia, a Valona, in Thailandia e fino in Pakistan, permettendoci  così di sopravvivere fisicamente e psicologicamente a quello dell'Aquila! 

GRAZIE SANDRO! 

Un saluto a te, a tua figlia Flavia che hai portato con te quel giorno,

a Domenico Parisse e alla nostra Daniela.

A tutti coloro che hanno vissuto tutto questo. 

Ricordiamo per ricordare,

che ogni esperienza sia Tesoro di Vita.

che ogni morte sia opportunità di Rinascita!