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Campo Scuola Vivi L'Archeologia
Volete sapere qual è la giornata-tipo di un apprendista archeologo? Eccovi serviti...
Sveglia presto, alle ore 7; colazione alle ore 8; alle ore 9 il giovane archeologo è già sul sito. Sopra di lui un sole cocente e sotto di lui la terra polverosa...
Siamo a Piana e Colle San Marco, vicino il paese di Castel del Monte (L’Aquila) che ci ha ospitati.
Qui il prof. Fabio Redi, docente di Archeologia Medievale dell’Università dell’Aquila, sta dirigendo importanti scavi che hanno riportato alla luce i resti di un tempio romano, sui quali si alza una chiesa medievale-rinascimentale.
Nuova Acropoli, sempre sensibile alle necessità della Cultura, ha così organizzato questo 1° Campo di Archeologia.
Come testimoniano le foto, gli apprendisti archeologi si sono trovati di fronte a qualcosa di inaspettato: scheletri! Sì, resti umani di una sepoltura comune. Un po’ di brivido sotto il sole di fuoco...
Le archeologhe Cristina Iovenitti e Giovanna Petrella sono state come angeli custodi nell’arginare la curiosità e il calpestio inopportuno... Con tanta pazienza hanno risposto alle mille domande che i giovani hanno loro posto. Altrettanta pazienza ha avuto Alfonso Forgione nello spiegare i tanti segreti di questa arte misteriosa, ma anche meticolosa e, diciamocelo, faticosa...
«L’Archeologia è roba per “topi di biblioteca” o avventurieri alla Indiana Jones?» è la scherzosa domanda che pone Lucia Notorio, dell’Università di Genova, che ha tenuto il corso di disegno archeologico.
In queste quattro giornate i giovani Indiana hanno imparato cosa serve veramente per scavare: precisione, forza fisica, sopportazione del caldo e della polvere negli occhi, ma anche un’attenzione sempre vigile per capire i mille dettagli di un sito ed anche per non calpestare le preziose testimonianze.
Il Campo è stato un grande successo ed ha soddisfatto tutti i partecipanti. Allora, quale migliore resoconto di questa nuova esperienza dell’ascoltare proprio loro...
I commenti dei giovani partecipanti
Recuperare i reperti è recuperare i pensieri e i ricordi degli antichi... è come salire sulle spalle di una persona per guardare più lontano (Chiara M.)
Ho vissuto l’archeologia come un crocevia di storia, scienza e arte legate indissolubilmente da un filo di perle: ognuna di esse rappresenta un prezioso ed irripetibile passo in avanti verso la riscoperta e la riconquista del passato. (Ilaria d.C.)
All’inizio di questa nuova esperienza, avevo quasi esclusivamente degli interessi culturali e non mi domandavo molto riguardo le persone che avrei potuto incontrare e se mi fossi trovato bene con loro. Poi, invece, ho scoperto di essere entrato in una piccola isola felice dove il pregiudizio e l’egoismo non esistono. (Simone V.)
Un simpatico mix di storia, natura, cultura e gioviale convivenza, è il rapido schizzo di questo primo campo di archeologia di Nuova Acropoli. L’atmosfera senza tempo del paese di Castel del Monte ha incorniciato un’esperienza nella quale il senso più pratico della cultura, vissuta all’aria aperta, ha ridato un significato nuovo ed insospettato al recupero del nostro Passato. (Piero B.)
Il Campo di Archeologia è stato realmente un’esperienza formativa, innanzitutto per avere favorito la convivenza di parecchie persone, poi per il recupero delle nostre radici che non si limiti ad una semplice contemplazione nostalgica del passato, ma, al contrario, sia spunto di riflessione sull’importanza delle esperienze antiche per poterci protendere con coscienza verso il futuro. (Valentina S.)
Un modo diverso per passare le vacanze, cultura e divertimento. Non capita tutti i giorni, infatti, di potersi “provare” archeologi andando su un vero scavo... un’esperienza sicuramente da ripetere e da consigliare vivamente a chi non c’era. (Sebastiano L.)