Il quindicesimo "Natale coi nonni"

Mentre nelle strade e nelle case scintillano le luci colorate degli alberi di Natale e le carte plastificate dei regali fatti di consuetudine a parenti e amici, i volontari di Nuova Acropoli Verona hanno preferito, per il quindicesimo anno consecutivo, dare al Natale un significato diverso, o forse un significato più vero, dedicandolo alla Solidarietà.

È così che il 25 dicembre appena trascorso ha visto un gruppo di volontari acropolitani riunirsi all'Istituto Assistenza Anziani al Parco (ex Villa Monga) di Verona, per scambiare auguri e portare canzoni natalizie, doni e un po' del proprio tempo, agli anziani ospiti tra le camere e le sale dell'istituto di assistenza, accompagnati dai sorrisi riconoscenti e divertiti del personale di servizio e dei familiari dei "nonni".

 

 

Oltre agli angeli, ai consueti personaggi del presepe e a Babbo Natale, quest'anno i giovani partecipanti al corso di Formazione al Volontariato hanno organizzato e proposto una piccola rappresentazione per coinvolgere attivamente gli anziani con poesie e indovinelli. Quest'anno dunque, tra le corsie e le sale da pranzo dell'Istituto, hanno fatto la loro comparsa anche la slitta di Babbo Natale, l'albero di Natale (opportunamente agghindato), ed un maxi-regalo in formato "volontario"; con l'accompagnamento, come sempre, dei canti, della chitarra, e dei doni che i bambini di alcune scuole elementari della provincia di Verona ogni anno confezionano perchè Babbo Natale li porti ai nonni.

E così, come ogni anno, nuovi giovani volontari hanno fatto l'esperienza di un Natale apparentemente "insolito", all'insegna di un senso più autentico di solidarietà e partecipazione, che è poi il senso laico ed universale del Natale, ma al contempo anche "religioso", nel senso di un "legame" che nella festività unisce cielo e terra e gli esseri umani tra di loro. E così, ancora, i giovani volontari hanno scoperto che dare il proprio tempo e le proprie forze non è soltanto dare, ma è anche ricevere, ottenere un arricchimento personale, scoprire nuovi aspetti di sé, dare senso ad un contatto umano, conoscere altri volontari, e qualsiasi altro significato positivo che ciascuno abbia saputo trovare in quelle ore.