ESERCITAZIONE SANTO STEFANO 2006

<font face="Times New Roman" size="3">Nonostante il freddo e la pioggia che hanno accompagnato gran parte della giornata di domenica 11 giugno, i neo volontari che hanno frequentato il <b>1° Corso di formazione nella tutela e salvaguardia dei beni culturali</b>, animati da<b> </b>una gran voglia di imparare e di esercitarsi, non si sono fermati a questa prima difficoltà, partendo dall'Aquila alla volta di <b>Santo Stefano di Sessanio</b>. </font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">Questa esercitazione, guidata dalla<font size="2"><font face="Arial"><b> dott.ssa Veronica De Vecchis della Soprintendenza PSAE e l'Arch. Giovanni Cialone del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche</b>, che sono stati docenti del <a href="/volontariato/corsi-di-formazione/esercitazioni-di-formazione/i-corso-sulla-salvaguardia-dei-beni-culturali">corso</a>, </font></font>è servita ai neo volontari per cominciare ad imparare come intervenire in caso di calamità per il <b>recupero e il trasporto di beni culturali&nbsp; </b>da una chiesa colpita da un sisma.</font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">I volontari sono stati divisi in <b>squadre. </b></font>

<font face="Times New Roman" size="3">Hanno montato una <b>tenda </b>che avrebbe avuto la funzione di deposito temporaneo delle opere prelevate dalla chiesa di Santa Maria di Ruvo che hanno</font><font face="Times New Roman" size="3">&nbsp;ricercato con una pratica di <b>orienteering.</b></font>

<font face="Times New Roman" size="3">Quest’ultima ha permesso ai giovani sia di mettere in pratica le nozioni di orientamento e topografia viste in aula sia di ammirare uno dei borghi più belli d’Italia, Santo Stefano di Sessanio, in cui&nbsp;si sente ancora il profumo delle tradizioni e ci si sente immersi nella storia. </font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">Giunti nel luogo di destinazione, lo <b>scenario </b>che si è presentato ai giovani non era dei migliori, poiché i volontari più esperti hanno messo a “soqquadro” l’interno della chiesa (operando in sicurezza e con il controllo dei funzionari della Soprintendenza PSAE e del CNR) per rendere il più reale possibile la scena che si avrebbe a seguito di un sisma.</font>

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<font face="Times New Roman" size="3">Entrare nell’edificio è stata davvero un’impresa e i volontari hanno dovuto ingegnarsi e tirar fuori anche un po’di fantasia per risolvere la situazione. Finalmente all’interno hanno lavorato seguiti dalla dottoressa &nbsp;De Vecchis. </font>

 

 

 

<font face="Times New Roman" size="3">Ecco la procedura che hanno seguito i neo volontari:</font>

 

 

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 una ricognizione per verificare la presenza delle opere indicate dalla lista fornita dalla Soprintendenza e  segnalare quelle non registrate;

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hanno messo in sicurezza il complesso scultoreo di San Isidoro, proteggendolo con gomma piuma per eventuali crolli del tetto dell’edificio e ricoprendolo con un telo impermeabile per le possibili infiltrazioni d’acqua;

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Hanno catalogato ed imballato i candelabri e i candelieri;

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 Hanno catalogato e imballato alcuni libri importanti;

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Hanno effettuato un imballaggio di emergenza di alcuni quadri con carta velina e pluriball;

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<font face="Times New Roman" size="3">L’attività si è conclusa con la rimessa in ordine della struttura e con una <b>pulizia finale della chiesa</b>. Questo come ringraziamento al parroco e al Sindaco di S.Stefano di Sessanio, Elisabetta Leone, che ci hanno dato il loro appoggio permettendoci di svolgere l'</font><font face="Times New Roman" size="3">esercitazione in questo luogo. </font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">Inoltre fare qualcosa per questo edificio è stato per noi un onore perchè crediamo fortemente che ogni chiesa, ogni edificio storico, ogni cosa che rappresenti&nbsp;il nostro&nbsp;<b>patrimonio culturale </b>appartiene a tutti. Ognuno di noi dovrebbe riscoprire dentro di sé la responsabilità di mantenere vivi questi beni perché rappresentano la nostra <b>identità</b>.</font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">E’ stata un’esercitazione ricca di prove ma che ha permesso ai nuovi volontari di <b>operare in squadra&nbsp; </b>e capire quanto sia importante l’armonia del gruppo, il saper parlare e comunicare se si vuole ottenere un risultato positivo.</font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">Una prima esperienza altamente formativa che ci auguriamo possa essere l’inizio di una cospicua collaborazione con i responsabili di questo settore perché da sempre <b>Nuova Acropoli si impegna per la riscoperta e la rivalutazione del nostro territorio, delle tradizioni che rappresentano il nostro passato e le radici di un popolo. </b></font>