<typohead type="4" align="center">Campo addestrativo a Villa Buri</typohead>

 

<typohead align="left">A Verona scatta l’emergenza: niente paura, si tratta solo di un’esercitazione. È la prova conclusiva dell’XI corso di protezione civile organizzato dalla filiale scaligera, che ha visto i volontari impegnati in una simulazione durata tre giorni. Dal 2 al 4 marzo nel bosco di Villa Buri, alle porte di Verona, è stato allestito un campo, in cui i corsisti hanno messo in pratica le nozioni apprese in aula, spaziando su tutti gli argomenti trattati da ottobre ad oggi. Venerdì pomeriggio, un primo gruppo di volontari si è trovato per dare il via all’allestimento del campo: sono state montate alcune tende, sono stati approntati la cambusa e il magazzino per depositare il materiale, sono stati definiti gli spazi destinati alle varie attività. La cena davanti al fuoco è stato il primo di molti momenti di condivisione ed è stata davvero gradita da chi, stanco ma soddisfatto, ha collaborato alla realizzazione di una struttura sufficientemente accogliente in un luogo dove, prima, c’era solo uno spazio aperto. La mattina successiva si è concluso il montaggio del campo, realizzando l’impianto elettrico e montando le ultime tende. </typohead>

 

<typohead>Nel pomeriggio, quando sono giunti sul posto anche gli ultimi volontari, è stato inaugurato il campo e hanno preso il via attività ed esercitazioni: per cominciare, la gara di orienteering attraverso il bosco, che ha visto tutti i volontari aggirarsi nel parco della villa alla ricerca delle lanterne, in alcuni casi nascoste davvero bene…La sera, dopo la cena intorno al fuoco e il momento “juke box”, che ha tirato fuori doti canore nascoste, i corsisti si sono trovati nel bosco divisi in due squadre, per un gioco piuttosto movimentato, alla ricerca della bandierina avversaria. E poi, tutti con il naso all’insù: la luna ci ha offerto, come un dono speciale, lo spettacolo dell’eclissi di luna. Domenica ore 6: la sveglia è stata turbolenta. Due escursionisti, nella notte, non erano rientrati: occorreva quindi organizzare rapidamente due squadre alla ricerca dei dispersi e altre due squadre di soccorritori, pronte ad intervenire se i malcapitati avessero avuto qualche problema, dopo una notte passata all’addiaccio. Naturalmente, si trattava dell’ennesima esercitazione, per permettere ai corsisti di provare sul campo ciò che avevano appreso in aula e il risultato è stato più che soddisfacente.</typohead>

 

 

<typohead>Nel resto della mattinata, i corsisti si sono impegnati in tre diverse attività: un percorso di corde sugli alberi, in cui dovevano affrontare scalette di ferro, passaggi alla marinara e ponti tibetani, nonché una carrucola per posare, finalmente, i piedi a terra. Più o meno titubanti, ma tutti entusiasti, i volontari hanno affrontato la prova senza particolari difficoltà, divertendosi anche un bel po’. Un'altra esercitazione consisteva nella decontaminazione di un componente della squadra attraverso le tecniche di NBC e, per finire, i corsisti si sono provati in un gioco che ha richiesto tutto il loro spirito di squadra.</typohead>

<typohead>Alla fine della giornata istruttori e corsisti si sono trovati, per tirare le fila dell’avventura: sicuramente positivo il bilancio dell’esperienza, che ha permesso ai volontari di stare insieme, di condividere piacevoli momenti insieme e, naturalmente, di proseguire la formazione.</typohead>