Cerimonia del 4 Novembre a Floridia

<font size="2">Come ogni anno, domenica 4 novembre, a Floridia si è svolta la Festa delle Forze Armate. Essa ha avuto lo scopo di riportare alla memoria dei cittadini di Floridia, così come in quella di tutti i cittadini italiani, il sacrificio di molti nostri concittadini che combatterono durante il primo conflitto mondiale per difendere la nostra Patria.<br>Anche quest’anno i giovani volontari di Nuova Acropoli hanno preso parte alla cerimonia con grande spirito di riconoscenza nei riguardi di coloro che hanno dato la vita per l’Italia.<br><br>Alla cerimonia erano presenti il Sindaco della città di Floridia affiancato da alcuni membri del consiglio comunale, le rappresentative di tutte le Forze Armate, alcuni anziani che hanno vissuto in prima persona la guerra, la banda del paese e tutte le associazioni di volontariato tra cui, come già detto, Nuova Acropoli.<br>Ad inizio giornata ci si è riuniti in Piazza del Popolo, il centro di Floridia, dove si sono resi gli onori al tricolore; poi in corteo ci si è spostati all’interno della Chiesa Madre di Floridia, dove il parroco, affiancato da due carabinieri in alta uniforme, ha officiato la messa di commemorazione.<br><br>Terminata la messa, il corteo si è spostato verso l’istituto casa di beneficenza delle suore carmelitane, dove alcuni anni fa sono state poste delle lapidi con i nomi dei cittadini floridiani deceduti in guerra.<br>Durante il corteo i volontari di Nuova Acropoli hanno avuto l’opportunità di far sfilare la bandiera della propria associazione fra i tricolori e di portare la corona di fiori in omaggio ai decaduti.<br>Arrivati all’istituto di beneficenza, infatti, i nostri volontari a seguito del sindaco e di alcuni anziani, realmente commossi dall’evento, hanno deposto le corone di fiori mentre nell’aria risuonava il Silenzio.<br>La cerimonia si è conclusa con la benedizione delle corone di fiori e un breve ma molto significativo discorso del sindaco, che non si è dimenticato di ricordare tutte le vittime italiane e non delle attuali guerre.<br><br><br><br></font>