<font face="Times New Roman">“Evacuazione degli inquilini di via della Villa di Lucina”&lt;?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /&gt;</font>

 

<font face="Times New Roman">Roma, sabato 20 novembre</font>

 

 

<font face="Times New Roman" size="3">ROMA. Via della Villa di Lucina, traversa di via Cristoforo Colombo, zona Giustiniano Imperatore.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Venerdì 19 novembre alle ore 17:00 è scattato l’allarme di evacuazione per gli inquilini dello stabile al civico 26.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Ciò che ha allarmato le autorità competenti è stato il rapporto dell’ultimo monitoraggio del Corpo dei Vigili del Fuoco di Roma, che rilevava un pericoloso aggravamento della situazione (ormai decennale) che vedeva lo stabile “sprofondare” su se stesso, tendendo ad inclinarsi notevolmente verso l’esterno, creando una frattura con lo stabile adiacente, dal quale si era distaccato al vertice di circa 2 metri (una situazione paragonabile a quella della famosa Torre di Pisa).</font>

<font face="Times New Roman" size="3">La spiegazione degli addetti ai lavori vede come principali cause le fondamenta degli edifici (in media di 6/7 piani), in zone interessate da numerose falde acquifere.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Già un decennio addietro, un edificio limitrofo era stato evacuato.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Ieri è toccato agli inquilini dello stabile 26.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">E’ importante sottolineare che nonostante tutti gli edifici interessati da questo problema geologico siano privati, alcuni hanno sopperito a questa situazione critica facendo eseguire, in proprio, operazioni alle fondamenta, costose ma necessarie.</font>

Fino a tarda sera abbiamo cercato di aiutare gli inquilini evacuati, organizzando per loro un alloggio provvisorio presso un hotel, dove passare la notte.

<font face="Times New Roman" size="3">Alla Polizia che presidiava la zona dalle 5:00 della mattina, si sono affiancate oltre a noi volontari di Nuova Acropoli, numerose altre associazioni di volontariato, svolgendo un ruolo di fondamentale importanza di assistenza al pubblico, accompagnando ogni singolo nucleo familiare a recuperare nelle proprie abitazioni ciò di cui avrebbero potuto avere bisogno nei giorni seguenti, oggetti di valore spesso più affettivo che reale, semplicemente cose da cui non volevano separarsi.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Siamo stati impegnati nel salire e scendere rampe di scale, e nel contempo trasportare valige, scatoloni, buste, quadri e quant’altro servisse.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">E’ stato consolante per i presenti vedere persone, con divise e gradi differenti collaborare per un unico fine. Anche la fatica è stata ampiamente ricompensata dai ringraziamenti e dai sorrisi malinconici di coloro che, vedendo polverizzarsi tra le mani valori come sicurezza, serenità e tranquillità, trovavano comunque persone volonterose nell’aiutarli, assisterli e tutelarli, rendendo forse un po’ meno amara questa giornata.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Il lavoro delle autorità e dei volontari non si arresta a quanto fatto tra ieri ed oggi.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Così pure la nostra riflessione tratta da questo evento: l’importanza della solidarietà attiva come messaggio di pace e di unione tra gli uomini.</font>